MEKHET
In molti definiscono i Mekhet come il clan dell'oscurità. Oscurità sotto molti punti di vista: per la loro enigmatica storia, per la misteriosa e complicata segmentazione in linee di sangue e famiglie, per i loro interessi volti sovente all'esoterismo e all'intrigo, e infine per la loro istintiva affinità con le tenebre. La paura della luce si riflette anche come propensione all'intrigo, del quale i Mekhet, essendo maestri, ne hanno una paranoica paura: vedere cospirazioni ovunque significa dover essere sicuri di essere sempre un passo avanti agli altri. Ai comuni dannati apparirà che sia solo attraverso l'uso di auspex, magari banalmente mediante un uso di sensi acuti, il discrimine fra l'essere avanti o indietro non è così semplice: un Mekhet ha la sua forza nella riflettere su ogni probabilità, sulla valutazione di ogni conseguenza di ogni azione sua e degli altri. Il Clan Mekhet si distribuisce in maniera piuttosto uniforme fra le varie congreghe, e similmente le Ombre appaiono in genere equivalenti quanto abitudini, comportamenti ed attitudini, nonostante differenze ideologiche o culturali: poche parole, determinazione, preferenza del retroscena alla ribalta. Di tutti i Clan, i Mekhet sono forse quello meno uniforme nel modo in cui appare agli altri sia per vestiario che per modi di porsi. Il Clan è molto organizzato, secondo solo al clan Ventrue, sebbene a differenza di questo goda di una effettiva comunità di intenti distribuita nella propria rete capillare. Per esprimere questa differenza, a volte si dice che "i Mekhet sono un alveare, i Ventrue un ministero" per sottolineare una gearchizzazione dei Mekhet meno formale e più "naturale" ed efficace. Nell'organizzazione dell'alveare di cui sopra, gioca un ruolo fondamentale la Famiglia: mai Clan come i Mekhet ha strutturato tutta la sua gestione, pianificazione ed orchestrazione della Danza Macabra sulla suddivisione di compiti tra Famiglie di Dannati. I Vampiri che entrano a far parte di una Famiglia ricevono un nuovo cognome nella non-vita, così divenendo una vera e propria cellula di un nuovo nucleo familiare. Le principali famiglie sono quelle che rientrano nel Conclave delle Ombre (vedi di seguito). L'affiliazione è quella pratica per la quale un Mekhet viene protetto da una famiglia del conclave, divenendone un agente. Per affiliazione si intende anche una vicinanza di una delle famiglie minori ad una maggiore, sempre secondo il medesimo principio di protezione in cambio di servizi. Il Priscus del clan Mekhet assume nella maggior parte dei casi una vera e propria connotazione di Agente del Conclave e ad esso è asservito. Si preferisce dunque che il Priscus non sia allineato ad alcuna congrega, se pur la storia riporta di Prisci ben abili a condurre il volere delle ombre del Dominio anche ammettendo una loro appartenenza ad una congrega
Mekhet Contemporanei
I vampiri sono sempre stati le creature delle notte per definizione, ma nessuno di loro lo è quanto gli abitatori del buio che compongono il clan Mekhet. L'oscurità è il marchio distintivo di questa linea di sangue, e i suoi membri se ne ammantano come un cadavere si drappeggia con il suo sudario. Le caratteristiche principali del clan sono il dominio e la segretezza, quindi l'associazione dei Mekhet con l'oscurità è perfettamente coerente — cosa c'è di meglio delle ombre per nascondere se stessi e incutere timore negli astanti? Le Ombre, come spesso sono chiamati i membri del clan, sono accomunate da una sintonia innata con l'oscurità, che però si esplica in diversi modi. Alcuni Mekhet sono dei signori della notte, che usano i loro poteri di non morti per ottenere un posto di rilievo nell'aristocrazia dei Dannati. Altri ancora sono poeti e pittori, che s'immergono nell'oscurità degli abissi interiori del proprio animo. Il clan Mekhet comprende una gamma di individui che va dai tiranni più subdoli fino ai principi-filosofi più illuminati, assieme a tutto ciò che ci sta in mezzo.Solitamente i Mekhet sono caratterizzati da una certa eleganza di fondo, che si applica soprattutto all'aspetto tenebroso che decidono di seguire nella loro non vita. Un infiltrato Mekhet sarà cortese e furtivo, non un vandalo senza tatto. Un politicante non si metterà su un palchetto a sbraitare davanti alla folla, ma tirerà abilmente i fili delle sue marionette.I Fratelli del clan Mekhet si considerano dei modelli esemplari della razza vampirica, e quando si impegnano in qualcosa mostrano una diligenza e una volontà di migliorarsi che quasi diventa una seconda natura. Molti membri del clan sono tutt'oggi dominatori e, anche se il clan ha perso negli ultimi decenni parte del suo potere con il calare del potere politico della Chiesa Cattolica, le cui reciproche fortune sono state fortemente intrecciate nel corso dei secoli, hanno saputo uscire a testa alta dalle difficoltà del mondo moderno, mantenendo una salda presa sulla società dei vampiri. Il calo di popolarità della Chiesa non è stato però l'unico problema destato dai tempi moderni: il progressivo diffondersi di materiali riflettenti, per non parlare dei grattacieli di vetro, ha causato loro non pochi problemi nelle interazioni con i mortali. Questo li ha spinti a diventare più discreti, a preferire maggiormente le vie indirette e ad abbandonare l'estensiva manipolazione dei mortali per dedicarsi alle questioni dell'anima. Non sono pochi i Mekhet che dedicano alla Spada di Caino la stessa se non maggiore attenzione di quella che dedicavano alla Chiesa, e questo non comprende solo gli Anziani del clan, ma anche i giovani, forse costretti a riflettere sul significato della mancanza del loro riflesso, che si dice manifestare a sua volta la mancanza della loro anima. Proprio per questo insieme di fattori anche i più giovani sono facilmente convinti della loro superiorità razziale e del posto dei vampiri (specialmente del proprio posto) nel disegno divino, e perseguono i loro giochi politici manovrando senza remore gli altri Cainiti: sono o non sono i maestri delle ombre?
Aspetto
Molti Mekhet di vecchia generazione provengono da famiglie italiane o spagnole e alcune mostrano ancora la loro discendenza moresca o berbera, mentre Neonati e Ancillae comprendono una gamma diversa di culture ed etnie. Quasi tutti questi vampiri sono piuttosto attraenti, con caratteristiche aristocratiche e dotati di buone maniere - i colletti blu sono rari all'interno del clan e difficilmente si vedono Custodi con le mani callose o nasi rotti della classe operaia. Vestono sempre in maniera raffinata, anche se i membri più anziani del clan tendono a indossare abiti tipici della loro gioventù, a costo di apparire desueti: anche la semplice rinuncia all'abbigliamento preferito significa adeguarsi alla volontà di qualcun altro e i Mekhet preferirebbero morire che sottomettersi.
Congreghe
Molti Mekhet appartengono alla Spada di Caino, congrega che possiede grandi tradizioni di politica e segretezza entro la quale le Ombre possono utilizzare i propri peculiari talenti. Tradizionalmente legai alla Chiesa mortale così come quella Cainita, difficilmente scelgono di far parte del pagano Circolo della Megera, anche se il loro amore per i segreti occulti può avvicinare alcuni tra i membri più studiosi. Un certo numero di Mekhet milita nell'Ordo Dracul, convinti che debbano divenire per primi i nuovi capostiti dell'evoluzione della razza vampirica, ideologia in aperto contrasto con la Spada di Caino. Disprezzano il Movimento Carthiano per la sua vicinanza alle filosofie umane e per la sua idea di democrazia, eppure qualche I Custodi che appartengono all'Invictus, meno numerose di quanto ci si potrebbe aspettare, sono semplicemente più riservate riguardo la loro affiliazione rispetto ai boriosi compagni di congrega, o perlomeno nascondono meglio i principi che li ispirano, che spesso sono segretamente rivolti alle ideologie della Spada di Caino. Il diritto divino è diretto dalla Spada di Caino, e chi la brandisce sono i Mekhet.
Caratteristiche
Soprannome: Custodi, Magistri, Ombre, Clan della Notte.
Attributo bonus: +1 Ascendente o Prontezza.
Discipline: Dominazione, Oscurazione, Ottenebramento.
Difetto di clan: Nessun riflesso. Non hanno proiettano alcun genere di riflesso su specchi, pozze d'acqua ferma, metallo lucido e altre superfici riflettenti. I mortali devono fare un tiro in Prontezza + Fermezza ogni mezz'ora di interazione per rendersene davvero conto. Subiscono un danno aggravato aggiuntivo per ogni turno di esposizione alla luce solare.